Modello 730/2023:la nuova IRPEF

da | 1 Mar 2023 | Fiscale

Dal 730/2023 comincia a fare effetto la nuova IRPEF con la riduzione da 5 a 4 delle aliquote e la ridefinizione degli scaglioni. Con la riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche introdotta dalla Legge di Bilancio dello scorso anno si è infatti delineato un panorama inedito, in particolare sulle fasce al di sopra dei 28.000 euro dove si concentrano le novità più significative, di cui appunto si sentiranno gli effetti con le dichiarazioni Modello 730/Modello REDDITI del 2023, in riferimento al 2022. È chiaro, inoltre, che questo riassestamento si trascina a catena tutta un’altra serie di novità che vanno a incidere su aspetti ugualmente determinati quali le detrazioni applicate alla tipologia specifica di contribuente (lavoro dipendente e pensione).

Modello 730/2023: come cambia l’IRPEF?

Insomma cosa ci aspetta col nuovo Modello 730 dove albergherà per la prima volta l’IRPEF strutturata su 4 scaglioni anziché 5? A fare il punto della situazione intervenne l’Agenzia delle Entrate con la Circolare 4/E/2022. È bene anzitutto raffrontare le due mappe dell’imposta: com’è stata fino al 31/12/2021 e come invece è “rinata” dal 1° gennaio 2022:

IRPEF: SCAGLIONI FINO AL 31 DICEMBRE 2021

Reddito imponibile (in euro)AliquotaQuanto si pagava?
fino a 15.00023%23% sull’intero importo
oltre 15.000 e fino a 28.00027%3.450 + 27% sulla parte eccedente 15.000 euro
oltre 28.000 e fino a 55.00038%6.960 + 38% sulla parte eccedente 28.000 euro
oltre 55.000 e fino a 75.00041%17.220 + 41% sulla parte eccedente 55.000 euro
oltre 75.00043%25.420 + 43% sulla parte eccedente 75.000 euro

IRPEF: SCAGLIONI DAL 1° GENNAIO 2022

Reddito imponibile (in euro)AliquotaQuanto si paga?
fino a 15.00023%23% sull’intero importo
oltre 15.000 e fino a 28.00025%3.450 + 25% sulla parte eccedente 15.000 euro
oltre 28.000 e fino a 50.00035%6.700 + 35% sulla parte eccedente 28.000 euro
oltre 50.00043%14.400 + 43% sulla parte eccedente 50.000 euro

Modello 730/2023: le differenze tra vecchia e nuova IRPEF

Emerge quindi, a una prima occhiata, che agli estremi della catena delle aliquote non cambia nulla: 23 e 43 per cento resta sempre la forbice dei prelievi minimo e massimo, con una differenza però evidente nel caso dell’aliquota maggiore, ovvero una platea molto più consistente di contribuenti che andranno a pagare il 43% come prelievo marginale, non più infatti al di sopra della soglia di 75.000 euro bensì dei 50.000 (per chi invece si assesta entro i 15.000 euro di reddito annuo non cambia nulla).
In pratica fino al 2021, tutta la zona medio-alta fra 50.000 e 75.000 euro era scaglionata su tre gradoni (38, 41 e 43%), mentre adesso, una volta superati i 50.000, già interviene questa sorta di ampia zona “flat tax” dove tutto è uniformato col prelievo marginale al 43%.
Di fatto è scomparso in blocco il vecchio gradone del 41% che regolava la fascia fra 55.000 e 75.000 euro, “mangiato” appunto dalla nuova aliquota al 43%, mentre si è andato un po’ più a restringere l’ex gradone tra 28.000 e 55.000 euro che adesso scende fino a 50.000 euro con un’aliquota ribassata dal 38 al 35%. Resta infine intatta la forbice del secondo scaglione tra 15.000 e 28.000 euro, ma anche in questo caso con un’aliquota alleggerita dal 27 al 25%.

Articoli Correlati

Rottamazione 2023: domande entro il 30 aprile

Rottamazione 2023: domande entro il 30 aprile

In questo articolo illustreremo la procedura di formazione della cartella e come il contribuente potrà comportarsi, con la nuova rottamazione la c.d. “Tregua fiscale”. Procedura di formazione cartella 1° fase Le somme non pagate vengono iscritte a ruolo dall’ente...

leggi tutto

Pin It on Pinterest