Modello 730 senza sostituto d’imposta: come funziona il rimborso 730 Agenzia Entrate

da | 3 Ago 2021 | Fiscale

Eccezion fatta per i casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi, il modello 730 dev’essere presentato generalmente da ogni cittadino che, nell’anno fiscale di riferimento, ha conseguito redditi e non rientra nelle ipotesi di esonero previste dalla normativa di riferimento deve fare il 730.

Modello 730 a credito o a debito

La dichiarazione dei redditi (modello 730) contiene il saldo definitivo delle somme dovute dal contribuente all’Erario per un determinato periodo d’imposta. In ragione delle tasse già corrisposte dall’interessato il 730 può concludersi con:

730 a debito: cioè con saldo a debito per il contribuente, qualora le imposte già versate siano inferiori a quelle effettivamente dovute;

730 a credito: ovvero con saldo a credito per il contribuente, se le imposte trattenute sono state superiori a quelle effettivamente dovute.

In quest’ultimo caso, le somme pagate in eccesso devono essere rimborsate dall’Agenzia entrate. Si parla in tal caso di “rimborso da dichiarazione”. Quest’ultimo è in via generale erogato, per conto dell’AE, direttamente dal Sostituto d’imposta: il datore di lavoro in busta paga ovvero dall’ente pensionistico insieme alla pensione.

Fanno eccezione i casi di pagamento diretto del rimborso da parte dell’Agenzia, riguardanti essenzialmente:

-I soggetti privi di sostituto d’imposta;

-I soggetti con sostituto d’imposta le cui dichiarazioni sono state sottoposte a controlli preventivi da parte dell’AE.

Analizziamo la fattispecie del Modello 730 senza sostituto d’imposta in dettaglio.

I contribuenti possono trasmettere il 730 ordinario o precompilato anche in mancanza di un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio.

In particolare l’opzione “Mod. 730 dipendenti senza sostituto” riguarda coloro che:

-Nel 2020 hanno percepito redditi da lavoro dipendente, pensione o assimilati a quelli da lavoro dipendente;

-Nel periodo della dichiarazione non hanno un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio; presentano un modello 730 precompilato o ordinario (attraverso CAF / professionista).

Sono interessati anche coloro che presentano la dichiarazione per un soggetto deceduto che nel 2020 ha percepito redditi da lavoro dipendente, pensione o assimilati a quelli da lavoro dipendente.

All’interno del 730 ordinario, le somme a credito saranno riportate nel rigo 164 “Importo che sarà rimborsato dall’Agenzia delle entrate” presente nella sezione “Importi da trattenere o da rimborsare”.

Rimborso 730 Agenzia Entrate: quando arriva

I rimborsi 730 saranno corrisposti dall’Agenzia entrate generalmente nel periodo di dicembre e comunque dopo effettuati i controlli automatizzati a mezzo:

-Bonifico su conto corrente bancario o postale;
-In assenza delle coordinate bancarie dell’interessato, il pagamento avviene a mezzo titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane.

La richiesta di accredito bancario può avvenire:

-Online sul portale agenziaentrate.gov.it;

-Presso gli uffici territoriali dell’Agenzia entrate presentando l’apposito modello (il quale potrà essere inviato anche via PEC firmato digitalmente).

Per inoltrare la domanda in via telematica e inserire il proprio IBAN è sufficiente:

-Registrarsi ai servizi web dell’AE;

-Collegarsi al portale agenziaentrate.gov.it seguendo il percorso “Servizi per – Richiedere – Accredito rimborso e altre somme su c/c”.

 

 

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