Bonus giovani e bonus donne, arrivano i decreti attuativi. Come funzionano

da | 14 Mag 2025 | Fiscale, Primo Piano

Sono stati pubblicati i due decreti attuativi relativi al bonus giovani e bonus donne. Si trovano sul sito istituzionale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Entrambe le misure sono finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027.  L’Inps, l’Istituto di previdenza sociale, ha inoltre pubblicato due circolari dedicate: la numero 90 e la numero 91.

Cos’è il bonus giovani

Il bonus giovani è previsto dall’articolo 22 del Decreto-Legge del 7 maggio 2024, n. 60. È rivolto ai datori di lavoro privati e prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, a esclusione di premi e contributi Inail, per l’assunzione di personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Il bonus si attiva per l’assunzione di lavoratori che, alla data dell’assunzione incentivata, non hanno compiuto il trentacinquesimo anno di età e non sono stati mai occupati a tempo indeterminato.

Gli importi massimi previsti

Si prevede un esonero standard pari al 100 % dei contributi Inps (escluso Inail) fino a 500 euro al mese per lavoratore, e un importo a esonero maggiorato per il Sud fino a 650 euro al mese per sedi di lavoro che si trovino in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna e comunque entro il 50 % dei costi salariali.

Il periodo di assunzione va dal primo settembre 2024 al 31 dicembre 2025, e la durata dell’esonero è un massimo di 24 mesi.

Per il bonus giovani il governo ha previsto lo stanziamento fino a 1,429 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’efficacia delle misure era subordinata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea (così come previsto dall’articolo 22, comma 11 del decreto Coesione), con il via libera di Bruxelles arrivato lo scorso 31 gennaio

Anche il bonus donne è rivolto ai datori di lavoro privati, e prevede un massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna assunzione a tempo indeterminato e l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ad esclusione di premi e contributi Inail

Si tratta di un’agevolazione che punta a incentivare l’assunzione di

  • Donne prive di un impiego regolarmente retribuito da 2 anni, ovunque residenti
  • Donne prive di impiego regolarmente retribuito da 6 mesi, residenti nelle regioni ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, cioè le Zone economiche speciali)
  • Donne occupate nelle professioni o settori ad alta disparità occupazionale di genere, individuati ogni anno con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze

Nei primi due casi la durata dell’esonero vale 24 mesi, nel terzo caso 12.

Da ricordare: nei sei mesi precedenti l’assunzione, i datori di lavoro non devono aver proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nella stessa unità operativa o produttiva. Questa regola vale sia per il bonus giovani sia per il bonus donna applicato nelle Zes, zone economiche speciali 

Sono esclusi da entrambe le agevolazioni i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato, le imprese in difficoltà (Regolamento UE n. 2014/651) e i datori di lavoro che non hanno rimborsato eventuali aiuti di Stato

Le due agevolazioni non sono cumulabili con altri esoneri/riduzioni. Sono compatibili, senza alcuna riduzione, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023), prorogata fino al 2027

Per ottenere la misura si può fare domanda telematica all’Inps. Deve contenere:

  • dati identificativi dell’impresa;
  • dati identificativi del lavoratore assunto o da assumere;
  • tipologia di contratto di lavoro sottoscritto o da sottoscrivere e la percentuale oraria di lavoro;
  • retribuzione media mensile e l’aliquota contributiva datoriale riferita al rapporto di lavoro
  • oggetto di esonero;
  • indicazione della sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo presso il quale il lavoratore presterà effettivamente servizio

L’invio della comunicazione telematica all’INPS con la richiesta di accesso al beneficio previsto deve avvenire prima dell’assunzione. Il rapporto di lavoro deve poi essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda (termine perentorio).

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