Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha attivato un’importante misura di incentivazione dedicata ai privati, aziende ed enti che hanno la sede nei comuni italiani con meno di 30.000 abitanti, mirata a supportare la transizione energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è possibile accedere a un contributo a fondo perduto fino al 40% per l’installazione di impianti fotovoltaici, in grado di favorire l’autoconsumo e la condivisione dell’energia.
Gli interessati possono richiedere il contributo fino alle ore 18:00 del 31 marzo 2025, salvo esaurimento delle risorse prima di tale data. L’obiettivo principale è quello di rendere i piccoli comuni più autosufficienti dal punto di vista energetico, diminuendo l’impatto ambientale e favorendo l’uso delle energie rinnovabili a livello locale.
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti rinnovabili destinati alle CER (attenzione, per i privati il contributo è in alternativa alla detrazione fiscale del 50%), Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o di gruppi di autoconsumatori. Per usufruire del finanziamento dunque, che si parli di privato cittadino o un’azienda, sarà necessario unirsi o costituire tali gruppi prima della compilazione della domanda.
Cosa sono quindi le Comunità Energetiche Rinnovabili?
Una comunità energetica rinnovabile (CER) è una forma di associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e cittadini privati che si uniscono per produrre e condividere l’energia prodotta localmente.
Attraverso questa collaborazione, si mira a soddisfare il fabbisogno energetico interno e ridurre così la dipendenza dal sistema elettrico nazionale.
Chi può accedere al contributo?
Il beneficiario dell’incentivo deve:
● Far parte della Comunità Energetica Rinnovabile (Cer);
● Sostenere l’investimento per un impianto a fonte rinnovabile fino a 1 Mw;
● Installare l’impianto in un comune con meno di 5.000 abitanti.
Requisiti per gli impianti
● Gli impianti fotovoltaici devono essere nuovi, senza componenti usati o rigenerati.
● Per altri tipi di impianti, invece, è consentito l’uso di componenti rigenerati.
● L’impianto deve sorgere in un’area dove, negli ultimi 5 anni, non era presente un altro impianto con la stessa fonte rinnovabile.
● È possibile potenziare impianti esistenti, ma senza sostituire i pannelli con altri più potenti.
Quali spese sono coperte?
Il contributo Pnrr copre fino al 40% delle spese, comprese:
● Installazione di impianti da fonti rinnovabili;
● Acquisto e implementazione di sistemi di accumulo;
● Opere edili necessarie;
● Collegamento alla rete elettrica nazionale;
● Acquisto e installazione di attrezzature hardware e software.