Spid, CIE o CNS: obbligo dal 1° ottobre per i servizi della PA

da | 1 Ott 2021 | Primo Piano

Da venerdì 1° ottobre i servizi in rete delle pubbliche amministrazioni saranno accessibili solo con il sistema pubblico di identità digitale (Spid), la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns). Tutte le altre credenziali utilizzate finora non funzioneranno più. Un passaggio che vale per i cittadini, ma non per i professionisti e le imprese.

ll cambiamento è stato stabilito dal decreto “Semplificazione e innovazione digitale”, poi convertito in legge (la 120/2020), con nuove regole per la digitalizzazione dei servizi pubblici. Al 15 settembre 2021, secondo il report pubblicato sul portale Avanzamento Digitale dell’Agid (l’Agenzia per l’Italia digitale) in Italia sono state erogate 24.387.240 identità Spid.

Lo Spid, che si compone di username e password, rappresenta l’identità digitale e personale di ogni cittadino, che viene così “riconosciuto” dalla Pubblica Amministrazione, per poter usare in maniera sicura e personalizzata tutti i servizi digitali che via via vengono offerti.

Possono richiedere lo Spid tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni. Per farlo è necessario avere un documento di riconoscimento italiano in corso di validità (ad esempio la carta di identità), la tessera sanitaria o il codice fiscale e un indirizzo email insieme a un numero di cellulare. Esistono diversi “identity provider” accreditati che forniscono lo Spid. Ognuno di loro offre diverse modalità di registrazione, a pagamento o gratuito. Basta scegliere quello che maggiormente si adatta alle proprie esigenze, ad esempio per il livello di sicurezza offerto (sono tre in tutto) oppure per la modalità di riconoscimento (di persona, via webcam, audio-video con bonifico, Cie, Cns o firma digitale), e seguire le indicazioni. Sul sito dell’Agid dedicato allo Spid si trova uno schema semplificato con tutti i gestori abilitati con un confronto tra le varie caratteristiche.

Una volta scelto l’identity provider, bisogna registrarsi sul sito del gestore. I passaggi da seguire sono tre:

  • Inserimento dei dati anagrafici
  • Creazione delle credenziali Spid
  • Riconoscimento

C’è anche la possibilità di creare lo Spid “dal vivo”, andando in una delle pubbliche amministrazioni che svolgono gratuitamente le procedure di riconoscimento e possono rilasciare lo Spid (una di queste è Poste Italiane, che offre anche la possibilità di identificazione e registrare da casa).

Le vecchie credenziali(PIN) non saranno più operative per i cittadini, ma professionisti e imprese potranno continuare ad usarle ancora per qualche tempo. Per loro infatti valgono ancora le credenziali Entratel, Sister e Fisconline.

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