Il 10 aprile 2025 segna una scadenza fondamentale per i datori di lavoro domestico, che dovranno effettuare il pagamento dei contributi previdenziali per colf, badanti e altre figure professionali impiegate a supporto delle famiglie. Entro questa data, infatti, dovranno essere versati i contributi relativi al primo trimestre del 2025.
Chi è tenuto a versare i contributi per il lavoro domestico?
I datori di lavoro domestico, ovvero coloro che assumono lavoratori per attività come l’assistenza domiciliare (badanti), la cura della casa (colf) o altre mansioni, sono obbligati a versare i contributi previdenziali e assistenziali per i propri collaboratori.
Questi contributi coprono vari aspetti, come la pensione, l’assicurazione contro gli infortuni e il congedo maternità, e sono fondamentali per regolarizzare il rapporto di lavoro.
Quando e come effettuare i pagamenti?
I contributi devono essere saldati secondo un calendario trimestrale stabilito dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Le scadenze da rispettare sono le seguenti:
- Primo trimestre: dal 1° al 10 aprile,
- Secondo trimestre: dal 1° al 10 luglio,
- Terzo trimestre: dal 1° al 10 ottobre,
- Quarto trimestre: dal 1° al 10 gennaio.
Se una scadenza cade in una domenica o in una festività, il termine per il pagamento viene spostato al giorno successivo non festivo. È fondamentale che i datori di lavoro rispettino queste date per evitare sanzioni pecuniarie da parte dell’INPS
Il pagamento dei contributi per i lavoratori domestici riguarda la loro copertura previdenziale e assistenziale. L’importo da versare è determinato in base alle ore di lavoro, alla retribuzione e alla tipologia di contratto.
Il calcolo preciso è effettuato dall’INPS, che si basa sui dati forniti dal datore di lavoro al momento dell’assunzione o successivamente aggiornati in caso di modifiche, come ad esempio una variazione dell’orario di lavoro.
Ogni trimestre, l’INPS invia al datore di lavoro un avviso di pagamento tramite il sistema pagoPA, che include tutte le informazioni necessarie per il pagamento, come:
- Il codice avviso,
- L’importo da versare,
- La data di scadenza,
- Le istruzioni per effettuare il pagamento.
Nel caso di un contratto a tempo determinato, si applica un contributo addizionale dell’1,40% sulla retribuzione imponibile a carico del datore di lavoro, come stabilito dalla legge 28 giugno 2012, n. 92 (articolo 2, comma 28).
Per il calcolo dei contributi INPS per colf e badanti, si considera lo stipendio concordato con il lavoratore domestico, il totale delle ore lavorate nelle 13 settimane precedenti, e la quota della tredicesima mensilità. Il calcolo varia a seconda che la colf o la badante lavori meno di 24 ore settimanali o almeno 24 ore.
Gli elementi da tenere in considerazione sono: tipo di contratto, retribuzione oraria effettiva, comprensiva della tredicesima mensilità, ore lavorate settimanalmente, ore contributive calcolate per il trimestre, e la fascia contributiva che dipende dalla retribuzione.
Modalità di pagamento
I datori di lavoro possono pagare i contributi in diversi modi:
- Online tramite il Portale dei Pagamenti dell’INPS, utilizzando carte di credito, debito, prepagate, o con addebito diretto in conto corrente.
- Presso banche, uffici postali e altri istituti di pagamento aderenti al circuito PagoPA, utilizzando il codice avviso di pagamento o il QR code riportato sull’avviso stesso.