Manovra 2025, bonus e incentivi dalla natalità all’edilizia: le novità

Lo schema delle Legge di Bilancio è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Fra i punti fermi la conferma del taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef a tre aliquote e i sostegni alla natalità

Cuneo fiscale e scaglioni Irpef

La prossima Legge di Bilancio ha un punto fermo: la conferma del taglio del cuneo fiscale che diventa strutturale, così come l’Irpef a tre aliquote. Per quanto riguarda il taglio del cuneo l’azione potrebbe essere doppia: dal prossimo anno il taglio potrebbe rimanere contributivo per i redditi fino a 20mila euro, per poi trasformarsi in fiscale, con un aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente fino a 35mila euro. A quel punto partirebbe un decalage, piuttosto rapido, fino a 40mila euro. Questo eviterebbe uno scalone. Se i fondi in arrivo dal concordato preventivo e dal ravvedimento collegato saranno sufficienti, il governo potrebbe poi ridurre l’aliquota Irpef intermedia, che va fino a 50mila euro di reddito, da 35 a 33 punti.

Le misure per la natalità

Le misure per supportare le nascite sono l’altro punto fisso della Manovra, che prevede un sostegno alla natalità e alle famiglie attraverso lo strumento dell’assegno unico o con detrazioni mirate alle fasce più deboli. Viene introdotta una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. Si rafforza anche il bonus asili e l’assegno unico esce fuori dal calcolo dell’Isee. Tra gli altri interventi l’estensione alle autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli.

Detrazioni fiscali

Le detrazioni saranno parametrate al numero dei componenti di una famiglia. L’ipotesi sarebbe quella dell’introduzione di un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. Introducendo di fatto, viene spiegato, un primo assaggio di “quoziente familiare”. Tra le ipotesi anche quella di rivedere al ribasso la soglia di reddito oltre il quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19% (oggi parte da 120mila euro) ma ancora si starebbe lavorando sull’intero pacchetto.

Casa e bonus ristrutturazione

Si va verso la proroga nel 2025, per un altro anno, del bonus ristrutturazioni al 50%, evitando così che da gennaio l’agevolazione fiscale scenda al 36% come previsto a legislazione vigente. Come anticipato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, la portata della norma sarebbe limitata alle prime case.

Fringe benefit

Si confermano i fringe benefit, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. La misura sui sostegni aziendali nell’ultima legge di bilancio era stata modificata portando la soglia di esenzione a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri (aprendo alla possibilità di usarli anche per pagare l’affitto o il mutuo prima casa).

Carta “dedicata a te” finanziata con 500 milioni nel 2025

Tra le misure di carattere sociale, “la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni”, ha comunicato il Mef al termine del Consiglio dei ministri a proposito degli interventi della manovra.

Incentivi lavoro per giovani e donne.

Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori.

Le pensioni

Nulla da fare per riforme strutturali ma si lavora per confermare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione. E un aumento delle pensioni minime. Tra le ipotesi circolate c’è anche quella di un perfezionamento del cosiddetto bonus Maroni, con incentivi a chi sceglie di rimanere al lavoro anche avendo i requisiti per il pensionamento. Non esclusa anche una spinta alla previdenza complementare con l’introduzione di un semestre di silenzio assenso.

I contratti della Pubblica amministrazione

Come ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la Manovra stanzierà anche le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-27.

Spending Review

Per poter portare in dote alla manovra risorse fresche i ministeri dovranno tagliare le spese del 5%. Dovrebbero ‘salvarsi’, invece dalla dieta dimagrante gli enti locali e i Comuni. Questo capitolo dovrebbe fruttare almeno 3 miliardi, con i ministeri che dovranno comunicare dove intendono risparmiare. Tagli che dovrebbero comunque essere gestibili in modo flessibile dai singoli dicasteri.

Nessun taglio alla spesa sanitaria

Per la sanità vengono incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del Pil nominale. Gli stanziamenti serviranno al ministro della Salute Orazio Schillaci per avviare l’annunciato piano triennale di assunzioni per medici e infermieri.

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