Social card da 382,50 euro, occhio alla scadenza: cosa fare per non perdere il bonus

da | 13 Set 2023 | Fiscale

Siete in possesso della Carta Dedicata a te e non l’avete ancora attivata? Occhio al calendario. Le social card da 382,50 euro, introdotte dal governo per aiutare le famiglie più bisognose per acquistare beni di prima necessità di genere alimentare, sono operative da luglio 2023, ma se non vengono attivate entro venerdì 15 settembre, si rischia di perde tutto l’importo. Per farlo è necessario effettuare il primo pagamento con la carta. Cosa succede a chi non lo fa in tempo? Il contributo decade e la carta diventa di fatto inutilizzabile. 

A chi spetta la social card da 382,50 euro

In totale sono stati stanziati 500 milioni di euro per riconoscere 1 milione e 300 mila carte, ricaricate con un importo di 382,50 euro: la carta, che può essere ritirata presso gli uffici postali dal beneficiario o da chi ha la delega, spetta ad altrettante famiglie con Isee inferiore a 15mila euro. I beneficiari non devono presentare domanda: vengono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano. La titolarità di una certificazione Isee ordinario alla data del 12 maggio 2023 è requisito essenziale di selezione per l’accesso al contributo.

Ci sarà una seconda ricarica?

Per il momento non sono previsti altri stanziamenti ed è per questo motivo che si parla di un bonus una tantum; tuttavia, non tutti sanno che un’ulteriore ricarica per la Carta Dedicata a te è prevista dalla legge, ma solo al verificarsi di alcune condizioni. Nel dettaglio, una nuova ricarica ci sarà laddove al termine della prima fase di consegna e attivazione delle carte, che si concluderà il 15 settembre, dovessero risultare delle risorse residue.

Ad esempio, potrebbero esserci famiglie che non hanno ritirato la carta, oppure altre che non hanno effettuato il primo pagamento entro il 15 settembre facendo così scattare il blocco che impedisce di spendere la somma a disposizione. Queste situazioni verranno accertate da Poste Italiane nel monitoraggio che verrà effettuato ad ottobre, con i risultati che verranno poi comunicati ai ministeri dell’Agricoltura e dell’Economia così che questi possano valutare se c’è disponibilità economica per effettuare un nuovo accredito agli aventi diritto. In caso di risorse residue, quindi, non verranno assegnate nuove carte ma verrà aumentato l’importo di quelle già attive: l’accredito dovrebbe esserci tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, seguendo gli stessi criteri che hanno portato all’assegnazione della carta (dando quindi priorità alle famiglie più numerose e con figli piccoli, sempre tenendo in considerazione l’Isee).

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