Inps fornisce dettagli in merito alla disciplina transitoria di fruizione del RDC.

da | 28 Lug 2023 | Fiscale, Previdenziale

L’INPS con il messaggio n. 2632 pubblicato il 12 luglio, fornisce ulteriori dettagli in merito alla disciplina transitoria per la fruizione del reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno con particolare attenzione agli effetti sull’erogazione dell’assegno unico per i figli a carico.
Con l’abolizione del reddito di cittadinanza e la scadenza dei 7 mesi di fruizione per alcune categorie di percettori, il sussidio e l’assegno unico non saranno più erogati insieme.

Le famiglie che hanno diritto a ricevere l’assegno per i figli a carico anche dopo il termine delle 7 mensilità, e comunque oltre il 31 dicembre 2023, dovranno presentare una nuova domanda autonoma.

Per continuare a ricevere la somma spettante senza interruzioni è necessario inviare la richiesta entro l’ultimo giorno del mese in cui si riceve l’ultimo accredito del reddito di cittadinanza.

Assegno unico: bisogna inviare una nuova domanda alla scadenza della fruizione del reddito di cittadinanza

La Legge di Bilancio 2023, infatti, ha previsto l’abolizione del RdC a partire dal prossimo anno, limitando la fruizione per l’anno in corso a 7 mensilità, ad esclusione dei nuclei con minori, persone disabili o con più di 60 anni.

Il nuovo limite temporale, inoltre, come previsto dal decreto lavoro non si applica ai percettori per i quali viene comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il termine di 7 mesi (e non oltre il 31 ottobre 2023). In questi casi i beneficiari potranno continuare a ricevere il sussidio fino alla fine dell’anno.

https://645eda4037db537578a04e7576629f8e.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html In assenza di questa comunicazione, l’erogazione della prestazione è sospesa e può essere riattivata, comprese le mensilità sospese, solo dopo averla inviata.

Tutti i dettagli sulla scadenza del periodo di fruizione e su chi invece può continuarlo a ricevere fino al 31 dicembre sono stati forniti nella circolare n. 61 pubblicata lo stesso giorno.

Pertanto, spiega l’INPS, con la fine del sussidio economico viene meno anche l’attuale erogazione dell’assegno unico sul reddito di cittadinanza.

Di conseguenza, i nuclei familiari che avranno diritto a ricevere l’assegno per i figli a carico anche dopo la scadenza delle sette mensilità del RdC, e comunque dopo il 31 dicembre, dovranno inviare una nuova domanda autonoma.

Assegno unico e reddito di cittadinanza: quando inviare la nuova domanda

Per continuare a ricevere l’assegno unico con continuità, e quindi senza alcuna interruzione, le famiglie dovranno presentare una nuova domanda all’INPS entro l’ultimo giorno del mese di competenza del reddito di cittadinanza.

In questo modo verrà loro riconosciuto il medesimo assegno che sarà erogato secondo le modalità tradizionali e non più sulla carta prepagata del RdC.

La richiesta, sottolinea l’INPS, deve essere presentata anche nei caso di sospensione del reddito di cittadinanza, in attesa dell’eventuale comunicazione di presa in carico dei soggetti non attivabili al lavoro entro il termine del 31 ottobre 2023.

“In tali casi, a seguito della presentazione della domanda, l’Assegno unico e universale verrà erogato per l’intero importo spettante, salvo eventuali conguagli che saranno effettuati d’ufficio nel caso di ripresa dell’erogazione del Reddito di cittadinanza a seguito della comunicazione della presa in carico da parte dei servizi sociali.”

https://645eda4037db537578a04e7576629f8e.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html I nuclei familiari a cui non si applica il limite di 7 mesi, e che quindi riceveranno il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno, dovranno presentare la nuova domanda per l’assegno unico entro il 31 dicembre 2023 per riceverlo già da gennaio 2024.

Visite Articolo: 0

Articoli Correlati

Pin It on Pinterest